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“La sinodalità è forma e stile della Chiesa”

29/11/2020 11:52:00

Addetto Stampa

Diocesi,

“La sinodalità è forma e stile della Chiesa”

Il discorso del Cardinale Mario Grech, Segretario del Sinodo dei Vescovi

Mettersi in cammino.

 

Tutto il saluto del cardinale Grech ruota dunque attorno alla missione della Chiesa che, “sacramento universale di salvezza”, è chiamata a “aprire cammini” e anche a “mettersi Lei stessa in cammino”. “Se il santo popolo fedele di Dio cammina insieme, non sbaglia strada - nota il segretario del Sinodo dei vescovi - perché come totalità dei battezzati esercita quella capacità 'infallibile in credendo', il sensus fidei che Lei, Santità, tanto invita ad ascoltare per discernere 'ciò che lo Spirito dice alla Chiesa'". Sollecitazioni, ricorda il porporato maltese, date da Papa Francesco nel disegnare una “Chiesa costitutivamente sinodale”, in occasione del 50.mo dell’istituzione del Sinodo. Una Chiesa sinodale è “una Chiesa dell’ascolto” e, evidenzia ancora il cardinale Grech richiamandosi alle parole di Papa Francesco, “l’ascolto reciproco come ascolto dello Spirito è forse la forma più vera di realizzare quel 'pensiero aperto, cioè incompleto, sempre aperto al maius di Dio e della Verità, sempre in sviluppo'”. “Non si tratta in alcun modo di relativismo; piuttosto – evidenzia - si coglie qui il dinamismo stesso della Tradizione, in forza della quale 'la Chiesa tende verso la pienezza della verità divina, finché in essa giungano a compimento le parole di Dio'”.  

 

Sinodalità.

 

Inoltre, con la costituzione Episcopalis communio si interpreta “il Sinodo dei Vescovi non più come evento, ma come processo, nel quale sono coinvolti in sinergia il Popolo di Dio, il Collegio dei vescovi e il Vescovo di Roma, ciascuno secondo la sua funzione”, afferma il porporato che in particolare evidenzia proprio il ruolo irrinunciabile del popolo di Dio tornando anche a rimarcare l'importanza dell’ascolto e della sinodalità che “immette tutti i livelli di vita e missione della Chiesa in una dinamica di circolarità feconda: le Chiese particolari, le province e regioni ecclesiastiche, la Chiesa universale, in cui anche il Collegio dei Cardinali offre la sua parte, sono inserite in quel processo sinodale che manifesta 'un dinamismo di comunione che ispira tutte le decisioni ecclesiali'”. Un compito al servizio del quale si mette la Segreteria del Sinodo che, auspica Grech, potrebbe “fare di più, ad esempio sostenendo i vescovi e le Conferenze episcopali nella maturazione di uno stile sinodale, senza interferire, ma accompagnando i processi in atto ai diversi livelli della vita ecclesiale”, partecipando così al dinamismo della "Chiesa in uscita". Ed è proprio con lo sguardo alla virtù della speranza che conclude il suo saluto, all’inizio del Concistoro. La speranza che, dono dello Spirito Santo per i tempi difficili, veniva da Peguy immaginata come la più piccola delle altre due “sorelle”, fede e carità, eppure come quella che si tira dietro le altre due sorelle grandi.

 

(tratto dall'articolo di Debora Donnini su VaticaNews)

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