Carissimi,
nel cammino sinodale della nostra Chiesa, la Quaresima di quest’anno costituisce davvero un “tempo favorevole” per processi di conversione ecclesiale e ministeriale, comunitari e personali. Nella mia lettera pastorale 2022-2023 “Si aprirono i loro occhi e lo riconobbero”, esordisco ponendo la conversione come abbrivio del cammino sinodale (pp. 7-9).
Papa Francesco in Predicate evangelium n. 2 ricorda che:
La “conversione missionaria” della Chiesa [papa Francesco, Evangelii gaudium, n. 30] è destinata a rinnovare la Chiesa secondo l’immagine della missione d’amore propria di Cristo. I suoi discepoli e discepole sono quindi chiamati ad essere “luce del mondo” (Mt 5,14). Questo è il modo con cui la Chiesa riflette l’amore salvifico di Cristo che è la Luce del mondo (cfr Gv 8,12). Essa stessa diventa più radiosa quando porta agli uomini il dono soprannaturale della fede, «luce che orienta il nostro cammino nel tempo» e servendo il Vangelo perché questa luce «cresca per illuminare il presente fino a diventare stella che mostra gli orizzonti del nostro cammino, in un tempo in cui l’uomo è particolarmente bisognoso di luce» [papa Francesco, Lumen fidei, n. 4]
La conversione è un cammino che impegna tutta la comunità e ciascuno dei suoi membri, sotto la guida dello Spirito e della Parola. Un’occasione privilegiata e quotidiana per dare spazio e tempo alla Parola e allo Spirito è la preghiera liturgica oraria e in modo particolare l’Ufficio delle Letture.
I “Principi e Norme per la Liturgia delle Ore” (=PNLO) per un giusto motivo e per il maggior profitto spirituale e pastorale, offrono la possibilità di potere sostituire la seconda lettura dell’Ufficio prevista con un’altra che risponda sempre allo spirito biblico e liturgico:
Nel medesimo Ufficio delle letture, alla seconda lettura assegnata ad un determinato giorno, si può sostituire, per un giusto motivo, un altro brano del medesimo tempo, desunto dal libro della Liturgia delle Ore, o dal Lezionario facoltativo (n. 161). Inoltre, nei giorni feriali del Tempo ordinario e, se si ritiene opportuno, anche nel Tempo di Avvento, Natale, Quaresima e Pasqua, si può fare una lettura quasi continua di un’opera di qualche Padre, che risponda allo spirito biblico e liturgico (PNLO 250).
Il presente sussidio “Convertici a te” offre ai nostri presbiteri, diaconi e a tutte le nostre comunità parrocchiali una raccolta di testi sulle tematiche sinodali della conversione, fede, Chiesa, Eucaristia, Ministero ordinato e Croce. Per realizzare questa possibilità, quest’anno abbiamo attinto al magistero del Papa Benedetto XVI, che ha concluso la sua esistenza terrena lo scorso 31 dicembre 2022, lasciando alla Chiesa un ricco patrimonio teologico e spirituale. Nella sua ultima lettera dello scorso 6 febbraio il Papa Emerito scriveva: «Ben presto mi troverò di fronte al giudice ultimo della mia vita. Anche se nel guardare indietro alla mia lunga vita posso avere tanto motivo di spavento e di paura, sono comunque con l’animo lieto perché confido fermamente che il Signore non è solo il giudice giusto, ma al contempo l’amico e il fratello che ha già patito egli stesso le mie insufficienze e perciò, in quanto giudice, è al contempo mio avvocato. In vista dell’ora del giudizio mi diviene così chiara la grazia dell’essere cristiano. L’essere cristiano mi dona la conoscenza, di più, l’amicizia con il giudice della mia vita e mi consente di attraversare con fiducia la porta oscura della morte».
Ancora una volta il presente sussidio è frutto sinodale del dialogo e della collaborazione di tanti: il Servizio Pastorale Liturgia con la guida del presbitero Domenico Messina ha dialogato e collaborato con la Comunità del nostro Seminario e alcuni diaconi e presbiteri della nostra Chiesa. A loro va la mia gratitudine perché hanno accolto la proposta e con solerzia e sollecitudine hanno offerto il loro contributo.
Dal mio cuore e da quello di ogni figlio e figlia di questa amata Chiesa si innalzi al nostro Cristo Pantokrator la concorde invocazione: Convertici a te! Che questa Quaresima lasci il segno profondo di una vera conversione sinodale in tutti noi.
+ Giuseppe Marciante
Vescovo di Cefalù
