Il Consiglio Presbiterale della Diocesi di Cefalù, riflettendo sugli ultimi eventi che hanno coinvolto la vita della Diocesi, sostiene la persona e l'operato del suo Vescovo, S.E.R. Mons. Giuseppe Marciante, riafferma la dignità e l'autorevolezza dell'intero Presbiterio e, infine, continua a rinnovare con entusiasmo la vocazione e la missione della Chiesa locale.
Abbiamo recentemente ricordato i primi cinque anni del prezioso servizio episcopale del nostro Vescovo, Mons. Giuseppe Marciante, per la crescita e il progresso spirituale e pastorale della nostra Chiesa Cefaludense.
Il suo ingresso è iniziato eloquentemente presso l’altare della Madonna di Gibilmanna, dove, incrociandosi molte tragiche e liete storie personali e familiari del nostro Popolo, Mons. Marciante ha voluto farsi carico delle gioie e speranze, tristezze e angosce degli uomini, specialmente di coloro che soffrono.
Il Consiglio Presbiterale della Diocesi di Cefalù, esprimendo filiale gratitudine, riconosce quanto Egli sta sapientemente seminando sul territorio diocesano. Proponendo il mirabile connubio e la viva relazione ecclesiale Vescovo e Popolo, sta traducendo in testimonianza e agire ecclesiale l’ideale e lo stile di una Chiesa comunionale e sinodale.
Siamo nella fase celebrativa e attuativa del Sinodo diocesano. Questo è un tempo di discernimento comunitario che ci porterà a comprendere ciò che è necessario da ciò che non lo è.
Se la Chiesa genera ogni giorno se stessa, secondo l’espressione di Beda il Venerabile, ancora più profeticamente la Chiesa di Cefalù, attraverso la grazia dello Spirito Santo, con la solenne celebrazione del Sinodo, sta rigenerandosi, sta nascendo nuovamente.
In questi giorni, con la presente dichiarazione comunitaria come presbiteri della Chiesa di Cefalù, ci ritroviamo insieme per accompagnare il nostro amato Pastore, Mons. Giuseppe Marciante, con la preghiera e la vicinanza fraterna, mentre da qualche voce solitaria gli vengono mosse delle osservazioni critiche che non gli si addicono. Sono affermazioni inopportune e ingiuste sulla sua persona e sul suo operato.
In questi anni il nostro Vescovo ha avviato processi di rinnovamento nello spirito e nella direzione di Evangelii Gaudium di Papa Francesco. Conosciamo di Mons. Giuseppe Marciante le sue giornate di intenso lavoro, le sue opere, la sua carità, la fede, il suo servizio, la sua fatica e la sua costanza. Troviamo le sue opere giuste davanti a Dio.
Egli è un Vescovo veramente vigilante e, senza stancarsi, sta aprendo per noi e davanti a noi una porta che nessuno può chiudere.
Infatti, allo stato attuale diverse riforme da lui avviate sono da compiersi e nel futuro, ne siamo certi, i cantieri daranno i frutti sperati di vita ecclesiale. Un giorno il non ancora compiuto si presenterà come un’opportunità e una risorsa.
Dio solo è perfetto. Vogliamo così prendere le distanze da ogni forma di perfezionismo che, ritenendo possibile la perfezione nelle cose umane, può generare forme di accusa, di ingiustizia, di violenza e di disumanità.
Dio ama gli uomini peccatori e va in cerca della pecorella smarrita.
La Misericordia di Dio non apre processi, né accusa: “La Misericordia tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta” (1Cor 23,7).
La grammatica e la logica del paradosso attraversa i Vangeli e caratterizza la Chiesa: “Quando sono debole, è allora che sono forte” (2Cor 12,10).
Nella debolezza e nella fragilità delle umane vicende si coglie l’avvento dello Spirito Santo, il quale anima tutta la vita della Chiesa con diversi doni, carismi e ministeri per la costruzione del Regno di Dio nella verità e nella carità.
Il Concilio Vaticano II, e nella sua luce, Papa Francesco, il Vescovo Giuseppe Marciante, ci indicano un popolo in cammino, e i processi avviati non sono destinati a concludersi in tempi brevi e, se si tratta della riforma, neppure a lungo termine, perché la Chiesa è in perenne stato di riforma, ossia di conversione.
Con la consapevolezza che non siamo mai degli arrivati, accogliamo le sollecitazioni pastorali del nostro Vescovo Giuseppe sulla necessità di una Chiesa sinodale in sintonia con la proposta di Papa Francesco per la Chiesa universale.
Viviamo questo tempo in preghiera e in comunione piena col nostro amato Pastore, Mons. Giuseppe Marciante, come i discepoli con Maria nel Cenacolo, con il vivo desiderio di annunciare la verità del Vangelo agli uomini del nostro tempo.
Il Consiglio Presbiterale
nella seduta straordinaria del 05 maggio 2023.