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Discorsi e Interventi del Vescovo (12.03.2020)

12/03/2020 09:29:00

Segreteria Vescovile

Discorsi e Interventi del Vescovo,

Discorsi e Interventi del Vescovo (12.03.2020)

Messaggio ai Presbiteri e Diaconi della Chiesa Cefaludense

Discorsi e Interventi del Vescovo di Cefalù

S.E.R. Mons. Giuseppe Marciante

 

Messaggio ai Presbiteri e Diaconi della Chiesa Cefaludense 

 

Palazzo Vescovile

Cefalù, 12 marzo 2020

 

 

Carissimi Presbiteri e Diaconi,
all’inizio dell’Anno pastorale ho posto l’attenzione sul ripensamento e sulla riorganizzazione della pastorale diocesana attorno alla ricerca di ciò che è veramente essenziale alla vita e alla fede.
Le nuova realtà provocata dall’epidemia del COVID-19 ci costringe a resettare la nostra vita a partire da ciò che è veramente urgente.
Sembra una coincidenza e non a caso gli ultimi eventi coincidono con il tempo di quaresima, siamo quasi costretti a leggere in  questa circostanza un segno che ci richiama a una vera conversione e perciò bisogna dare spazio e tempo al silenzio e alla riflessione.

Papa Francesco ci ha detto che “anche in questi momenti Dio ci sta parlando”.
L’espansione dell’epidemia del COVID-9 sta ridimensionando la nostra vita; sta sconvolgendo tutti i nostri parametri.

Ci sta riportando veramente all’essenziale.
Sembra che il tempo sia stato sospeso, tutto si è d’un tratto fermato, lo spazio è stato circoscritto dentro le mura domestiche, l’attenzione è tutta riservata ora al bene prezioso della salute fisica.


L’uomo si scopre nudo e creatura fragile.
La scienza scopre anch’essa il suo limite.
La ragione deve chinare le ginocchia.


Vacillano tutte le certezze, sembra arrivata la fine dei tempi, siamo caduti nel panico e la paura si è impadronita di molti. É accaduto ciò che volevamo scongiurare: la sospensione della celebrazione eucaristica in forma pubblica.
I limiti imposti dal governo nazionale in positivo ci danno la consapevolezza che esistono valori altri che prima non erano considerati. La normalità diventa grandiosa come l’ossigeno per respirare. La nostra gente è forzata a riscoprire il grande bene della famiglia e la necessità di coltivare le relazioni interpersonali reali e non virtuali. Il digiuno eucaristico ci svela la grande fame di Dio avvertita dall’umanità e il grande bisogno della domenica come giorno della vita.
Carissimi Presbiteri e Diaconi adoperatevi perché l’emergenza diventi occasione per riscoprire la solidarietà nazionale e il forte interesse per il bene comune.
Combattete in prima linea il contagio col buon senso, con la carità verso i più fragili e la preghiera di intercessione. Sentite la vicinanza affettuosa del vostro Vescovo durante la celebrazione solitaria dell’Eucaristia. Non sentitevi soli: la Presenza eucaristica di nostro Signore nei tabernacoli delle nostre Chiese sia il vostro rifugio e il vostro conforto.
Per qualsiasi motivo chiamatemi, senza timore di disturbare. Siate vicini ai sacerdoti anziani, custoditeli provvedendo alle loro necessità. Usiamo la rete dei social per stare vicini e comunicarci le nostre esperienze.
Nella nostra Diocesi è molto diffusa la devozione alla Madonna della Catena che ha un suo santuario a Scillato; invochiamola con questa preghiera nella lingua dialettale:

Oh Santissima Matri divina,
ca ru cielu e terra siti riggina,
c’è stu mali ca camina,
‘ncatinatilu ca vosra catina,
mannatilu luntanu, luntanu,
e che vosri manu fotti, chiuriti i potti.
Lu vosru mantu ni cunsola,
nuiautri rintra e stu mali fora.
Accussi sia. 

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