In questi giorni in cui abbiamo il dovere di mantenere una condotta particolare e limitante per sconfiggere l’emergenza COVID-19, sento necessario il bisogno di esternarvi la mia vicinanza ed il mio affetto, unitamente a quelle di tutti gli operatori della Caritas diocesana.
Il divieto di unirci fisicamente per la preghiera e per le celebrazioni eucaristiche, non facciano mancare la vicinanza spirituale per una coralità che sia più forte del consueto.
Sappiamo bene, inoltre, che nonostanze l’emergenza, la povertà non va “in quarantena” per cui non possiamo far mancare il nostro sostegno a tutti coloro che nelle nostre comunità fanno i conti con le loro fragilità.
Volendo e dovendo rispettare le normative ministeriali e regionali, limiteremo al minimo le nostre attività fino al prossimo 03 aprile, evitando assembramenti e rispettando la necessità della distanza minima di sicurezza da mantenere tra gli individui.
Per tale ragione chiediamo a voi Parroci di farvi presenti (rispettando tutte le normative di cui in vigore nel DPCM n. 648 del 09/03/2020) nelle vostre parrocchie, tra la vostra gente, portando il saluto del nostro Vescovo, alle fasce deboli ed ai soggetti a rischio.
Chiediamo a voi di assistere gli anziani ed i soggetti a rischio negli imprescindibili e vitali gesti di quotidianità: l’acquisto dei farmaci, il fare la spesa, il pagamento delle utenze, e quanto non possa essere rimandato a dopo il 03 aprile.
La Caritas diocesana, limitatamente alle circostanze e alle norme rigide attualmente in vigore, per garantire la sicurezza di ciascun operatore, distribuirà comunque gli alimenti agli indigenti in convenzione, per tramite di voi Parroci.
A tal proposito, considerando il tempo necessario per organizzarci, faremo giungere le nostre direttive il prima possibile.
Ricordando l’importanza e l’urgenza di restare a casa ed evitare contatti esterni per poter meglio contenere il virus, inoltriamo le norme da rispettare e ricordiamo che qualsiasi spostamento va comunicato alle autorità competenti (scarica il modulo di autocertificazione in calce)
Certo che, se tutti rispetteremo le indicazioni forniteci, ne verremo presto a capo.
Vi abbraccio fraternamente nel Signore e vi chiedo di unirci nella preghiera affinché possiamo ritrovare la tranquillità e tornare a gustare la gioia dello “spezzare il pane” insieme e del cantare Lode al Signore con un cuore solo.
Don Calogero Falcone
Direttore della Caritas diocesana
NB: Chi svolge servizio di mensa e distribuisce pasti caldi, abbia cura di applicare quanto disposto dall’ASP di competenza per territorio e/o dei Comuni.