Discorsi e Interventi del Vescovo di Cefalù
S.E.R. Mons. Giuseppe Marciante
Indirizzo di saluto in occasione del concerto di Natale
Tosca - "Appunti musicali dal mondo"
Basilica Cattedrale
Cefalù, 09 dicembre 2022
Carissimi, felice serata a tutti.
Saluto la Signora Tiziana Tosca Donati in arte Tosca, la ringrazio per la sua presenza in mezzo a noi a portarci in questo Natale le voci del mondo.
Abbiamo bisogno della musica, perché le parole spesso rimangono inascoltate, specialmente le parole importanti.
La forza della musica consiste nella sua capacità di toccare il cuore. Testo, musica e immagini son un Mix speciale per annunciare il messaggio di Pace del Natale.
Vorrei sottolineare che ho molto apprezzato nei suoi appunti musicali un
particolare: attraverso la ricerca non accademica, ma vagabonda di canti e musiche ci fa apprezzare la bellezza di altre culture, di altri popoli.
Ha intuito un fatto importante che la musica è uno strumento efficace per
attraversare le frontiere, abbattere i muri, costruire la pace.
Vorrei ricordare a tutti che Tosca nel 2000 viene scelta per interpretare Mater Iubilaei, inno mariano del Giubileo. Nel maggio dello stesso anno esegue per la prima volta la preghiera nella grotta di Lourdes.
È la prima cantante al mondo ad esibirsi sotto la grotta.
Grazie per la Sua presenza sotto lo sguardo del Pantocratore di Cefalù.
Saluto le Autorità civili e militari presenti.
Sottolineo che l’evento di questa sera s'inserisce in un programma natalizio, la "Via dei Presepi", frutto di sinergie tra il Comune di Cefalù rappresentato dal Sindaco, Prof. Daniele Salvatore Tumminello, dalla Diocesi e da quelle forze che rappresentano delle vere e proprie risorse come la Cooperativa "Il Segno", la Pro Loco di Cefalù e alcuni sponsor come Pesce Azzurro, Edima e Cento Impianti.
Ringrazio il mio Vicario, Don Giuseppe Licciardi, per il coordinamento dell’organizzazione e tutti coloro che hanno preparato il sussidio per la serata.
I brani che ascolteremo toccano i temi sensibili del nostro tempo come la guerra e la pace, l’immigrazione, l’accoglienza, il dialogo tra le diverse fedi religiose.
Auguro all’Ucraina quanto suggerisce il canto della ninna nanna Kaliscova:
Che la luce brilli nell’oscurità. Che la luce risplenda.
Alla Russia canterei:
C’è anche chi non vuol vedere /E dice: “nulla mai tra noi
migliorerà/Tutto resta uguale, ma perché dovrei cambiare?”/Questa notte in pace tutto muterà/Un bimbo è qui, in mezzo a noi/È la notte di Natale.
Il testo è tratto da "La notte di Natale" scritta da Fabio Mattiuzzi e Nicola Albano.
Ai migranti canterei la ninna nanna francese "Berceuse":
L’oiseau qui te fait rever a survolé la frontiere.
L’uccello che ti fa sognare ha sorvolato il confine.
All’Europa canterei "Vin colindatòri":
Padroni di casa cristiani, fateli entrare nelle vostre case, “cuore è cuore”/ Invitateli alle vostre tavole/ Ce li manda il Santo per provare la nostra misericordia/”cuore è cuore”.
E per augurare la pace, il canto più penetrante viene da Napoli composto da Sant’Alfonso Maria De Liguori:
Nun c’erano nemice pe la terra
La pecora pascea cu lu lione
La pecora pascea cu lione
Co’ capretto se vedette
Lu liopardo pazzià
L’urzo e ‘o vitiello
E cu lu lupu pasce ‘o pecuriello
E cu lu lupu pasce ‘o pecuriello.
Infine mi dispiace di non essere presente. Dicevo fino all’altro ieri ho fatto lo slalom col Covid e infine anch’io ho sbattuto.
Ho capito in questi giorni che anche il vescovo è un uomo, non ha privilegi, anche il vescovo è fragile e peccatore come tutti.
Non ho gravi sintomi perché ho fatto quattro dosi di vaccino, e in questi giorni sto assumendo farmaci antivirali. Ringrazio la scienza e la medicina in particolar modo e soprattutto il buon Dio che ci donato il grande dono dell’intelligenza.
Buon ascolto e arrivederci a presto!