La lodevole iniziativa della Cei "In preghiera per il Paese", proposta per il 19 marzo alle ore 21 nelle case delle famiglie che vivono in Italia, è un ulteriore segno di presenza e di consolazione in questo tempo di prova.
San Paolo VI, nella sua Esortazione Apostolica Marialis cultus n. 54, così ci illuminava:
Noi amiamo, infatti, pensare e vivamente auspichiamo che, quando l'incontro familiare diventa tempo di preghiera, il Rosario ne sia espressione frequente e gradita. Siamo ben consapevoli che le mutate condizioni della vita degli uomini non favoriscono, ai nostri giorni, la possibilità di riunione tra familiari e che, anche quando ciò avviene, non poche circostanze rendono difficile trasformare l'incontro della famiglia in occasione di preghiera. È cosa difficile, senza dubbio. Ma è pur caratteristico dell'agire cristiano non arrendersi ai condizionamenti ambientali, ma superarli; non soccombere, ma elevarsi. Perciò, le famiglie che vogliono vivere in pienezza la vocazione e la spiritualità propria della famiglia cristiana, devono dispiegare ogni energia per eliminare tutto ciò che ostacola gli incontri in famiglia e le preghiere in comune.
Con il presente Sussidio intendiamo offrire a tutta la nostra Diocesi una proposta comune per la preghiera del Santo Rosario della Beata Vergine Maria nelle famiglie, nel monastero delle Clarisse, nella comunità religiose maschili e femminili, a favore della nostra amata Italia. Le comunità religiose adatteranno la proposta secondo le loro esigenze.
Dalla Cattedrale, dai Santuari e dalle Chiese parrocchiali.
Alle ore 21 del 19 marzo, dopo i rintocchi dell’orologio, suoneranno le campane per ricordare a tutti la preghiera mariana e per segnare l’inizio comune di essa.
Nelle famiglie.
Per la preghiera ci si ritrovi in uno spazio comune, confortevole e familiare. Si collochi in esso l’immagine della Vergine Maria e accanto a questa si predisponga una lampada, che sarà accesa a suo tempo, e il Santo Vangelo. Alla finestra si potrà esporre un drappo bianco o una candela che si accenderà a suo tempo.
L’uso dei Social.
L'uso sapiente e intelligente dei Social potrà favorire la concordia nella preghiera ma non si sostituisce ad essa. Pertanto, chi lo riterrà utile potrà usufruire della proposta dei Social della Diocesi. Questo Servizio diocesano rinnova a tutti la sua disponibilità.
Can. Domenico Messina
Responsabile Servizio Pastorale Liturgia