A seguito e in ottemperanza del Decreto-Legge del 10 aprile 2020, n. 19 circa le: «Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19» (GU n. 97 dell’ 11/04/2020);
Presa visione della lettera del Ministero dell’Interno dello scorso 27 marzo 2020, indirizzata al sottosegretario della Conferenza Episcopale Italiana, su Quesiti in ordine alle misure di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. Esigenze determinate dall’esercizio del diritto alla libertà di culto;
Considerata la nota (allegato 1) del Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana del 15/04/2020;
Tenuto conto dei precedenti Comunicati del: 26 febbraio (1), 05 marzo (2), 08 marzo (3), 08 marzo (4), 29 marzo (5), 30 marzo (6);
Alla luce dei Cann. 381 § 1 e 391 del Codice di Diritto Canonico,
STABILISCO
1. Le Chiese continueranno ad essere aperte solo per la preghiera personale dei fedeli e sempre nel rispetto delle misure igienico-sanitarie e comportamentali già indicate e delle norme di sicurezza della distanza interpersonale;
2. Ancora tutti i Sacerdoti celebreranno la Santa Messa nella forma “senza il Popolo” perché impedito; proseguiranno a non essere celebrate in nessuna Chiesa del territorio diocesano le Sante Messe feriali e festive ed esequiali con il Popolo, da oggi e sino a domenica 03 maggio p.v., così come altre forme di preghiera pubblica;
3. Per le esequie i Parroci, i Presbiteri e i Diaconi potranno solo benedire la salma al cimitero in forma strettamente privata;
4. Nelle settimane 17 aprile – 03 maggio 2020, qualora fossero in calendario celebrazioni nuziali, il rito si svolgerà a porte chiuse e alla sola presenza del ministro ordinato, dei nubendi e dei testimoni, sempre rispettate le prescrizioni sulle distanze tra i partecipanti (Cfr. MI, 27/03/2020); la celebrazione avverrà durante la Liturgia della Parola, come indicato dal Cap. 2° del Rito del Matrimonio;
5. Il calendario delle Cresime già predisposto fino al 3 maggio p.v. è annullato, così come sono rinviati tutti i battesimi fino alla medesima data.
«Nell’interlocuzione della Segreteria Generale della Cei con la Presidenza del Consiglio dei Ministri si è rappresentata la necessità che, per garantire un minimo di dignità alla celebrazione, accanto al celebrante sia assicurata la partecipazione di un diacono, di chi serve all’altare, oltre che di un lettore, un cantore, un organista ed, eventualmente, due operatori per la trasmissione. Su questa linea l’Autorità governativa ha ribadito l’obbligatorietà che siano rispettate le misure sanitarie, a partire dalla distanza fisica» (Lettera del Ministero dell’Interno del 27/03/2020 (allegato 2), indirizzata al sottosegretario della Conferenza Episcopale Italiana, su Quesiti in ordine alle misure di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. Esigenze determinate dall’esercizio del diritto alla libertà di culto).
A questo proposito, il Parroco continuerà a coinvolgere i fedeli di cui sopra compilando il modulo predisposto (allegato 3) e facendolo pervenire agli interessati che, a loro volta, lo allegheranno alla propria autocertificazione sulla quale sarà indicata la motivazione dello spostamento da casa per “comprovate esigenze lavorative”.
Sono annullati, altresì, tutti gli appuntamenti in agenda promossi dai Servizi Pastorali diocesani per il mese di aprile e gli inizi di maggio.
Sui canali social della Diocesi continuerà la proposta #facciamorete a cura della Curia diocesana.
Cefalù, dal Palazzo Vescovile, 17 aprile 2020.
✠ Giuseppe Marciante
Vescovo di Cefalù