A seguito e in ottemperanza del Decreto-Legge del 26 aprile 2020, n. 19 circa le: «Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19» (GU n. 108 del 27/04/2020);
Presa visione della Nota del Ministero dell’Interno alla Conferenza Episcopale Italiana del 25 giugno 2020 circa alcune questioni poste dalla medesima Conferenza (allegato 1a);
Visto lo stralcio di Verbale n. 91 della riunione tenuta presso il Dipartimento della Protezione Civile il giorno 23 giugno u.s. (allegato 1b);
Tenuto conto delle Disposizioni diocesane circa la ripresa graduale delle Sante Messe con il Popolo del 13 maggio 2020 (9);
Alla luce dei cann. 381 § 1 e 391 del Codice di Diritto Canonico,
STABILISCO
Viene modificato l’art. 17 delle summenzionate Disposizioni, nel modo seguente:
17. § 1 Riguardo alla distribuzione dell’Eucarestia, il Celebrante e l’eventuale Diacono o Ministro straordinario, dopo aver curato scrupolosamente l’igiene delle mani con soluzioni idroalcoliche, senza guanti, comunicheranno i fedeli sul palmo delle mani mantenendo la distanza di sicurezza prescritta e avendo cura di non venire a contatto con le loro mani.
§ 2 «In caso di contatto, dovrà essere ripetuta la procedura di detersione delle mani dell’officiante prima di riprendere la distribuzione della Comunione».
Inoltre, circa la celebrazione del Sacramento del Matrimonio, i nubendi «possono evitare di indossare le mascherine, con l’accortezza che l’officiante mantenga l’uso del dispositivo di protezione delle vie respiratorie e rispetti il distanziamento fisico di almeno 1 metro», durante la Liturgia del Matrimonio.
Maria Santissima, Madre di Dio e Madre della Chiesa, sostenga con la Sua intercessione la vita di ciascuno.
Cefalù, dal Palazzo Vescovile, 27 giugno 2020.
✠ Giuseppe Marciante
Vescovo di Cefalù