Discorsi e Interventi del Vescovo di Cefalù
S.E.R. Mons. Giuseppe Marciante
Lettera di consultazione alla Chiesa Cefaludense
Palazzo Vescovile
Cefalù, 03 maggio 2018
Festa dei Santi Filippo e Giacomo Apostoli
Ai Presbiteri e Diaconi della Diocesi di Cefalù
Agli Istituti di Vita Consacrata
Ai Membri del Consiglio Pastorale Diocesano
Ai Membri del Consiglio per gli Affari Economici
Carissimi,
nel salutarvi con affetto, faccio mie le parole dell’Apostolo Paolo: «Rendete perfetta la mia gioia, avendo un medesimo pensare, un medesimo amore, essendo di un animo solo e di un unico sentimento» (Fil 2, 2).
Qual è la gioia del Vescovo? Cosa rende felice il Vescovo? Avere un medesimo sentire, con la stessa carità, rimanendo unanimi e concordi nell’armonia. Si cresce nell’armonia dello Spirito quando non si fa nulla per vanità o vanagloria; per non cadere in queste tentazioni: «Ciascuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso» (Fil 2, 3).
Quando nella Chiesa c’è l’armonia, ci si apre alla gratuità.
Gli organismi di partecipazione alla vita ecclesiale diventano in tale contesto l’animo di uno stile di Chiesa unita, in comunione, sinodale; lo strumento per avviare un serio discernimento.
Nel giorno del mio ingresso in Diocesi ho espresso il sogno di una Chiesa sinodale, «dove quel sun-odos sta per camminare insieme. Si tratta di un’istanza che muta la maniera di fare le cose, perché si fanno insieme, in comunità, ascoltando tutti; dando a tutti la possibilità di agire secondo le forze che si hanno e i doni ricevuti».
Con questa mia lettera desidero avviare una consultazione su tre punti:
1. Conoscere lo stato della Diocesi: Quali sono le scelte positive del passato da incrementare per farle diventare una leva della vita pastorale? Di che cosa ha bisogno la nostra Diocesi? Quali sono le urgenze da affrontare? Su quali punti si dovrebbe insistere?
2. Il canone 475, §1 del Codice di Diritto Canonico esige che «in ogni diocesi il Vescovo diocesano deve costituire il Vicario Generale affinché, con la potestà ordinaria di cui è munito a norma dei canoni seguenti, presti il suo aiuto al Vescovo stesso nel governo di tutta la diocesi».
Prima di compiere questo primo atto importante desidero consultare la Comunità. Tutti coloro a quali è indirizzata la lettera dovranno delineare un profilo del Vicario Generale (profilo umano, sacerdotale e spirituale).
3. La proposta di un’eventuale terna di nomi da suggerire per la scelta del Vicario. Tale consultazione va fatta nella preghiera e deve essere frutto di una riflessione strettamente personale. Non si tratta di un plebiscito popolare, né tanto meno la proposta d un gruppo o di una cordata.
Le lettere autografate, infine, dovranno essere consegnate in busta chiusa direttamente nelle mani del mio segretario, il dr. Valerio Di Vico, (tutti i martedì dalle 9.00 alle 13.00 e i mercoledì dalle 9.00 alle 19.00, presso la Segreteria Vescovile) che rilascerà una ricevuta protocollata dell’avvenuta consegna.
Le lettere dovranno pervenire entro il giorno 24 giugno p.v., solennità della Natività di San Giovanni Battista.
I sacerdoti anziani, impossibilitati a recarsi in Segreteria, potranno affidare la loro missiva a un loro confratello.
Affido all’intercessione di Maria Santissima di Gibilmanna, colei che governa con tenerezza, le scelte pastorali della nostra Diocesi.
Confidando nella vostra partecipazione attiva, invoco su di voi la benedizione del Signore.